Punta Veleno. Già il nome la dice lunga. Salita, ovviamente. Una rampa di garage che dai 75 metri di Assenza di Brenzone si erge fino a quota 1156, appena sopra Prada Alta, appena sotto il Monte Telegrafo, appena dentro il gruppo del Monte Baldo, appena a picco sul Lago di Garda, appena ai confini con il regno dei cieli.
Più dura di uno strappo, più lunga di un muro, più cruenta di un pugnale. E’ un grandissimo premio della montagna: 10 km e mezzo al 10,4% medio, ma il tratto centrale di 6 km è al 14,9% medio con tratti al 20. Un calvario, un’agonia.
Ma anche una seduzione, una beatitudine. Roba da muli, da peccatori, da penitenti. Ma anche da caprioli, da santi, da eroi. Da ieri, anche da corridori. E il 19 aprile, da terza tappa del Giro del Trentino.