GS VALCONCA OTTICA BIONDI MORCIANO DI ROMAGNA
 
Le Cronache di Romagna: Cicloturistica Frecce Rosse

Le Cronache di Romagna: Cicloturistica Frecce Rosse

Quest’oggi mi limito a commentare il solo tratto cicloturistico dal momento che, causa stanchezza dovuta ad una settimana di allenamenti quotidiani, alla consegna del cartellino a Montecerignone ho deciso di fare anzitempo ritorno a casa. La prima cicloturistica della stagione si presenta con un clima decisamente buono, temperature miti (per essere a metà febbraio) ed un cielo che non lascia presagire cambiamenti verso il brutto. Approfittando della mia vicinanza con il luogo della partenza, mi reco autonomamente al mattino da Oliviero e, pochi minuti dopo l’iscrizione, vedo sopraggiungere il gruppo dei Biondi: devo dire che l’immagine del plotone compatto che scendeva giù dalla discesa di Santamonica era visivamente d’impatto, un po’ come, fatte le dovute proporzioni, le scene di battaglia nei film storici con gli eserciti che si precipitano di corsa giù dalla collina :).

Una volta ultimate le procedure di iscrizione si parte tutti assieme. Il gruppo è molto folto e l’andatura è del tutto sostenibile fino a Morciano, quando, per via forse (perdonatemi se sbaglio) della presa delle redini da parte dei famosi riccionesi “del bivio” il ritmo subisce una brusca accelerata. Poco dopo Taverna decido di perdere momentaneamente qualche centinaio di metri per procedere un po’ più tranquillo e, nemmeno a farlo apposta, a Santa Maria del Piano, avendo scorto un assembramento anomalo poco più avanti, mi fermo accorgendomi che c’è stata una caduta interna al gruppo. La velocità era sostenuta ed è bastato un contatto a provocare il capitombolo. E’ rimasto coinvolto il nostro Giorgio Montanari: con sollievo vedo che riesce a reggersi in piedi sulle proprie gambe e, a quel punto, per sgomberare la carreggiata da assembramenti inutili, mi rimetto in marcia con altri verso il ristoro di Mercatino.

Qui apprendo che Giorgio si è rimesso in sella ma che, causa il dolore per la botta rimediata, ha preferito tornare a casa. Resto in attesa di aggiornamenti sperando si tratti solo di qualche “braciola” ed indolenzimento. Dopo esserci ricompattati e rifocillati ripartiamo verso Montecerignone. La temperatura si è abbassata notevolmente rispetto al fondovalle, e spiazzi innevati, residui del maltempo delle settimane passate, cominciano a presentarsi ai nostri occhi. L’andatura abbastanza sostenuta in unione con le leggere pendenze che ci conducono al termine della cicloturistica contribuiscono comunque a mantenerci caldi, e in un attimo si arriva a destinazione, pronti per rifocillarsi ancora a suon di thè bollente, caffè, brioche e castagnole (visto che si è in clima carnevalesco). A questo punto il gruppo si divide, a occhio e croce circa a metà: qualcuno preferisce fare tranquillamente ritorno a casa, qualcun altro proseguire per la Faggiola e da lì raggiungere San Giorgio per arrivare a Morciano tramite la Pieggia. Io, appartenendo alla prima delle due fazioni, interrompo qui la mia narrazione :).