Il fatto: caduta durante una GF nel 2012 senza responsabilità di terzi.
Risultato: frattura scomposta della clavicola con 40 giorni di prognosi.
Risposta di Adorni Assicurazioni (l’agenzia legata alla tessera Udace):
“Poichè da certificazione medica la lesione quantificabile secondo l’allegato A decreto 3 Novembre 2010 rientra nella franchigia contrattuale del 9%, siamo spiacenti di informarla che putroppo non è da noi dovuto alcun indennizzo per l’invalidità. Le auguriamo una pronta guarigione”.
Dopo avere ringraziato per gli auguri di una pronta guarigione, ho fatto notare a Adorni Assicurazioni che è quanto meno curioso che una polizza infortuni rivolta a cicloamatori/cicloturisti non copra la lesione che si verifica più frequentemente quando si cade in bici: la frattura della clavicola.
Sembra che il risarcimento sia dovuto solo per infortuni “estremi”.
Capisco che una agenzia assicurativa abbia fine di lucro e non sia una onlus.
Capisco che il premio annuo pagato dal tesserato Udace sia basso, che siano bassi i massimali e alta la franchigia.
Capisco che un femore, qualche vertebra, un bacino o una testa rotta valgano più di una banale clavicola.
Tuttavia l’amaro in bocca rimane e anche il flebile sospetto che il tutto sia studiato solo per ridurre al minimo la possibilità di ottenere un risarcimento.
Morale della favola: dalla polizza infortuni Udace aspettatevi poco.
Meglio fare una assicurazione infortuni con il proprio assicuratore di fiducia.
Si pagherà un premio maggiore ma di sicuro risponde.
Il limite di queste polizze è la mancata copertura durante le competizioni sportive. Quindi attenzione a come fate la denuncia di sinistro…………