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Fatica in più, bevande in meno

Fatica in più, bevande in meno

quando si corre a piedi al freddo la spesa energetica non cambia per niente rispetto a quando le condizioni clinatiche sono confortevoli.
Dunque non deve neanche variare l’assunzione calorica. E se invece di correre si pedala con la temperatura vicino o sotto allo zero? Una piccola differenza esiste ed è legata al fatto che la potenza che si deve esprimere per vincere la resistenza dell’aria sale in modo esponenziale con l’aumentare della velocità.

Alle velocità alle quali si corre a piedi, perciò, è del tutto trascurabile, mentre sale ad oltre il 90% del totale quando si pedala a 40 chilometri l’ora.
Se poi Con l’aria fredda e densa cresce anche lo sforzo in sella. Però resta uguale il bisogno di carboidrati e diminuisce quello dei liquidi fa freddo, si eleva ulteriormente poiché la resistenza dell’aria dipende anche dalla sua densità che aumenta con l’abbassarsi della temperatura.

Questo, in ogni caso, non significa che si devono cambiare le caratteristiche di quello che si deve assumere . La miscela ideale di carboidrati per il ciclista, quella che permette il massimo apporto di energia possibile ai muscoli, è sempre costituita da malto- destrina e fruttosio in un rapporto di 1,3 a 1, secondo la “formula C.OX.” (vale a dire «Carbohydrate Oxydation», ossidazione dei carboidrati). Quanto alle bevande, se fa freddo — essendo ridotta la produzione di sudore — il cicista ne ha sicuramente bisogno una quantità inferiore rispetto a quando fa caldo.

by la gazzetta dello sport

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